Andy Schäfer
Selvaggio Blu – Sardegna
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Selvaggio Blu – Sardegna

Il Selvaggio Blu è un trekking di circa 40 km lungo la costa rocciosa sarda, sulle montagne del Supramonte...

Il Selvaggio Blu è un trekking di circa 40 km lungo la costa rocciosa sarda, sulle montagne del Supramonte. È considerato il più difficile d’Italia e consiste in un’escursione di cinque giorni con partenza da Santa Maria Navarrese, passando per la Pedra Longa fino a Cala Sisine.
Dormirete in un sacco a pelo (o in tenda, se lo desiderate) sotto le stelle. Cibo e bagagli sono consegnati ogni giorno via mare, permettendoci di viaggiare “leggeri” con gli zaini.
Le particolarità del Selvaggio Blu sono le vertiginose pareti rocciose a picco sul mare, le avventurose discese in corda doppia, i brevi passaggi di arrampicata, le esaltanti viste sul mare turchese e i rinfrescanti tuffi in acqua alla fine della tappa giornaliera, così come lo stare insieme intorno al fuoco.

Programma dettagliato:

1. Giorno: volo individuale per Cagliari. Da lì il nostro minibus (a pagamento) ci porta a Santa Maria Navarrese, dove alloggiamo in un hotel a 3 stelle. Ceniamo insieme e discutiamo gli ultimi dettagli per i prossimi giorni.

2.Giorno: Oggi inizia l'escursione vera e propria sul Selvaggio Blu. Dopo la colazione camminiamo lungo la costa fino a Pedra Longa, il suggestivo sperone roccioso che emerge dall'acqua cristallina. Dopo un bagno rinfrescante, si prosegue passando accanto a un antico carrubo e si sale sotto Punta Giradili fino a raggiungere l'omonima fascia rocciosa. La cengia è un passaggio naturale che è stato coperto con un muro a secco nel XX secolo. Si arriva poi a "Us Piggius", dove si entra nel mondo dei pastori del Supramonte. La sera, il pastore e la sua famiglia ci offriranno un pasto tipico sardo.

3. Giorno: dopo la colazione preparata da Battista, continuiamo la nostra escursione attraverso l'altopiano calcareo, dove non esiste un vero e proprio sentiero, ma solo le tracce delle capre che danno alle rocce un colore terroso, e alcuni segni blu per indicare la direzione. Dopo una giornata nella macchia, dopo ardite discese su tronchi di ginepro, dopo una ripida parete attrezzata con corde fisse, raggiungiamo la pittoresca baia di Portu Pedrosu. Qui possiamo immergerci nell'acqua cristallina e goderci il pomeriggio. La sera si gusta una grigliata di pesce.

4. Giorno: Da Portu Pedrosu continuiamo la nostra escursione fino a Porto Cuau, l'approdo nascosto. Si prosegue con una lunga traversata verso nord, attraverso altopiani e piccole valli boscose. A tratti, il sentiero segue ex mulattiere, difficilmente percorribili a causa della vegetazione. Superando Fenos Trainos, uno dei più grandi ovili di questa zona, si raggiunge il noto punto panoramico di Punta Salinas, sopra la gola di Goloritzè. Attraverso una "iscala è fustes" (=scala fatta di tronchi di ginepro), arriviamo a un ovile nascosto di pastori, Serra Salinas. Da qui si scende a Cala Goloritzè. È una delle spiagge più belle della Sardegna. Nuotare attraverso l’arco naturale di roccia "l'arco di Goloritzè" rimarrà a lungo nei nostri ricordi. Nel tardo pomeriggio si prosegue per raggiungere il posto bivacco.

5. Giorno: dal posto bivacco si segue per arrivare al Serra´e Lattone. Qui inizia la discesa, che rimane molto avventurosa a causa di tutti i tipi di terreno. Dopo il primo passaggio in corda doppia, si raggiungono varie grotte, una più bella dell'altra. Dopo la „famosa" cengia raggiungiamo Bacu Mudaloru, dove possiamo rinfrescarci in mare. Poi si prosegue oltre la "grotta dell'aqua" e la "grotta 5 stelle" fino ai successivi passaggi di calata. Attraverso l'"Arco su Feilau" fino al prossimo passaggio in corda doppia. Da qui si sale al Bacu Padente per raggiungere il luogo di bivacco.

6.giorno: Dopo pochi minuti raggiungiamo una vecchia mulattiera, che seguiamo fino all’ Ovile Piddi. Poco sotto, si sale nella gola nascosta di Sa Nurca e la si segue fino ai successivi passaggi di calata. In mezzo ai rovi, seguiamo il sentiero ormai facilmente riconoscibile fino a raggiungere una carbonaia, da dove incontriamo la traccia di una vecchia mulattiera. Proseguendo, questa tappa è un continuo susseguirsi di boschi e viste sul mare. Dopo la frana di Punta Plumare, si arriva ai passaggi di arrampicata e discesa in corda doppia assicurati. Raggiungiamo poi Cala Sisine, la fine del Selvaggio Blu. Rientro in gommone o fuoristrada a S. Maria, dove ci rechiamo in Hotel, per una chiacchierata e cena tutti insieme. 

7. Giorno: Colazione e rientro individuale.

Questo è l'itinerario regolare del viaggio. Sono possibili variazioni a causa del tempo, delle condizioni, ecc. e possono essere effettuate dalla guida alpina in qualsiasi momento. 

Requisiti

- Passo sicuro su terreni privi di sentieri

- assenza di vertigini

- resistenza per camminare da 6 a 8 ore al giorno

Difficoltà 3/5
Partecipanti 6–8
Durata 7 giorni:

Periodo

13/04 - 19/04/2024 (sabato-venerdi)

13/09 - 19/09/2024 (venerdi-giovedi)

Attrezzatura Imbragatura e casco
Servizi

Servizi inclusi nel prezzo:

- guida ed organizzazione del trekking

- 2 pernottamenti con mezza pensione in hotel a 3 stelle in camera doppia, camera singola su richiesta

- 4 pernottamenti sotto le stelle o in tenda

- tutti i pasti durante il trekking, specialità sarde

- una cena tipica sarda all'Ovile Us Piggius

- Rifornimento via mare 2 volte al giorno con trasporto bagagli (10 kg/persona)

- Ingresso Selvaggio Blu

Non incluso nel prezzo:

- Viaggio a Santa Maria Navarrese

- Bevande in hotel

- tutti i costi aggiuntivi che non sono elencati nei servizi inclusi

Prezzo da € 1.250

 

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